Il cane, un po’ come i bambini incuriositi da ciò che non conoscono, utilizza l’olfatto e il gusto per esplorare il mondo circostante, ma questa abitudine purtroppo lo espone al rischio di avvelenamento e intossicazione sia durante le passeggiate sia in casa.

È bene conoscere i sintomi più frequenti in caso di avvelenamento, poiché la tempestività è la chiave del benessere del nostro amico pelosetto.

Veleni per cani (e non solo)

La varietà di sostanze velenose per i cani è ampia: alcune delle più comuni includono il veleno per topi, il lumachicida e gli antiparassitari. Se vengono ingeriti perché lasciati incustoditi dal padrone o in modo del tutto accidentale, bisogna immediatamente rivolgersi al veterinario.

Il cane può andare incontro ad avvelenamento anche se ingerisce farmaci per gli umani, nonché alimenti pericolosi e tossici come cioccolato, uva, o cipolla.

Anche le piante rappresentano un pericolo per la salute dei pet e sono parecchie quelle che lo espongono a rischio avvelenamento. Tra le più tossiche annoveriamo il vischio, l’ortensia, la digitale, il gelsomino, il rododendro e la stella di Natale.

Funghi, pericolosi per l’uomo e il pet

Va da sé che, come per l’uomo, anche il nostro amico a quattro zampe può rischiare grosso se ingerisce funghi non commestibili: a provocare forte avvelenamento sono il cosiddetto ‘porcino malefico’, la falsa morchella, i funghi che appartengono al genere Amanita o la colombina rossa.

Sintomi di avvelenamento nel cane

Riconoscere l’avvelenamento nei cani può essere complesso poiché i sintomi variano in base al tipo e alla quantità di sostanza ingerita, dunque è fondamentale prestare attenzione a comportamenti anomali e straordinari. I sintomi comuni includono:

  • Alterazioni del colore: gengive, occhi, labbra o narici possono diventare blu, viola o rosso intenso.
  • Aumento del battito cardiaco: controlliamo se il pet sperimenta incremento anomalo nella frequenza cardiaca.
  • Problemi respiratori: il pelosetto andrà incontro ad affanno e difficoltà nel respirare normalmente.
  • Tremori e convulsioni: in questo caso i muscoli del nostro Fido si contrarranno in modo involontario e ciò porterà il pet anche a perdere il normale coordinamento spaziale, a muoversi agilmente e mantenere l’equilibrio.

Aggiungiamo tra i campanelli d’allarme anche debolezza e letargia, vomito e diarrea, o perdita di energia, che tuttavia sono comuni a molte altre condizioni critiche.

Il periodo di manifestazione dei sintomi può variare da pochi minuti a tre giorni dopo l’ingestione della sostanza tossica: intervenire rapidamente è essenziale, ma cosa fare subito?

Quali sono i primissimi passi da compiere?

In caso di sospetto avvelenamento, contattiamo immediatamente il veterinario che, dalle informazioni fornite sui segnali medici e comportamentali dell’animale, può capire come agire. Tra le azioni da mettere in pratica per liberare il cane da ciò che ha ingerito, si consiglia – ad esempio – di indurre il vomito: evitate di farlo senza indicazioni del veterinario, poiché non è sempre sicuro.

Lo specialista potrebbe anche richiedervi fogli illustrativi e confezioni così da risalire ai prodotti ingeriti e alle conseguenze. Dunque non autosomministrate al pet nulla se non espressamente prescritto dal medico.

Raccomandazioni generali e sempre valide sono: tenere la casa sicura e pulita, conoscere le sostanze, le piante o i cibi più tossici e riporre in alto, al chiuso e al sicuro quei prodotti nocivi per la salute del pet. Inoltre controllate sempre il vostro amico a quattro zampe quando si trova al parco o in giardino e in caso di dubbi o preoccupazioni, consultate il vostro veterinario di riferimento.

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