Con la dottoressa Silvia Goetz, della Clinica veterinaria Ca’ Zampa Tre Torri, oggi affrontiamo un argomento delicato come le zoonosi del cane, ovvero delle malattie che Fido può trasmettere all’uomo.

Cos’è una zoonosi del cane?

«È una malattia infettiva parassitaria che può essere passata dall’uomo ad altri vertebrati e viceversa. I responsabili delle zoonosi possono essere virus, batteri, parassiti, miceti e altre entità biologiche

Come avviene la trasmissione di una malattia dal nostro cane a noi?

«Le trasmissioni degli agenti biologici sono diverse, tanto che si può contrarre la malattia in diversi modi. Il primo può essere un contatto diretto fra un ospite suscettibile e un animale affetto, ad esempio, appunto il nostro cane. Per contatto diretto si intende contatto con feci, urine, sangue o altri fluidi corporei, oppure può anche esserci la trasmissione indiretta. Quindi si entra in contatto con un suolo contaminato oppure oggetti contaminati da agenti biologici. Altrimenti possono essere anche coinvolti dei vettori: in questo caso avviene il passaggio della trasmissione della malattia con i vettori che sono ad esempio le zanzare, i pappataci, le pulci, o i pidocchi che appunto trasportano l’agente eziologico o infine anche trasmissione tramite acque contaminate o alimenti che si consumano non sciacquati adeguatamente. Comunque in generale la buona notizia che le zoonosi considerate prioritarie da parte dell’Istituto Superiore di Sanità coinvolgono solo marginalmente il cane.»

La saliva del cane può essere un veicolo di trasmissione?

«Sì, nel senso che sicuramente la saliva del cane soprattutto sta a contatto non tanto con la cute integra, ma con le mucose. Quindi quello che possono essere gli occhi, il naso e la bocca, soprattutto in pazienti magari già immunocompromessi, può essere veicolo di infezioni.»

Quali sono le principali malattie che possono coinvolgere il cane e l’uomo?

«Sicuramente una delle zoonosi che tutti conosciamo è la rabbia. La rabbia è un virus e si può contrarre: visto che stiamo parlando del cane, col morso del pet. C’è comunque da specificare che in Italia al momento non c’è la rabbia, nel senso che è considerato un paese indenne.

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Un’altra zoonosi molto nota è la leptospirosi: si tratta di un batterio e nel momento in cui il nostro cane ne è affetto, l’uomo si può contaminare entrando in contatto con i fluidi corporei. C’è comunque da dire che è più una malattia del cane da lavoro, ossia del cane da caccia. E comunque esiste anche il vaccino che dovrebbe essere fatto regolarmente e questo riduce sia la possibilità che il proprio animale si ammali e quindi potenzialmente anche noi, sia l’eliminazione dall’ambiente in cui si trova.

Malattie che il cane passa all’uomo: cos’è giardia?

Un altro esempio di zoonosi può essere la giardia: si può contrarre con il contatto diretto dalle feci del proprio cane oppure da ambienti contaminati. In questo caso si parla di contaminazione di infezione oro-fecale. Generalmente è specifico, questo significa che se è sul cane, resta sul cane, però ovviamente con alimenti domestici, può succedere che l’uomo sia transitoriamente ospite di questo acaro e in questo caso si parla di scabbia.

Anche la tenia può infettare l’uomo se ne ingerisce le uova che possono trovarsi o su vegetali che si consumano crudi non adeguatamente sciacquati, oppure sul pelo di cani infestati.

Un altro esempio potrebbe essere la dermatofitosi. I dermatofiti possono colpire il cane a livello di epidermide, di pelo e di unghie, dando l’infezione che l’uomo può contrarre con o il contatto diretto con l’animale, oppure anche con superfici ed oggetti contaminati da spore.

La toxocara è un ascaride che può parassitare il cane e gli esseri umani possono ingerire accidentalmente le uova nel suolo contaminato, oppure possono anche ingerire ospiti intermedi infetti poco cotti, ad esempio il coniglio.

Le malattie da vettori sono causate da numerosi agenti infettivi quali virus, batteri, parassiti e sono trasmesse appunto dal vettore, che può essere una zecca, una zanzara, una pulce o un pidocchio. Alcune di queste patologie sono molto importanti sono importanti così come la Leishmania, la Borrelia, la Bartonella e la filaria.»

Tra le malattie che il cane trasmette all’uomo, quanto è pericolosa la Leishmania?


«La Leishmania è una malattia provocata da un microscopico parassita, un protozoo che prevalentemente colpisce il cane, però in alcuni casi può anche interessare l’uomo, dando due forme una più grave che ha una forma viscerale e invece una cutanea che è tendenzialmente benigna e addirittura c’è una guarigione spontanea. È importante dire che non si può prendere direttamente dal cane, ma per la trasmissione è necessario il vettore di questa malattia, il flebotomo. Fortunatamente questo pappatacio non è ubiquitario, però c’è anche da aggiungere che una volta era prevalentemente localizzato al centro-sud Italia, mentre adesso, con i recenti cambiamenti climatici e quindi l’innalzamento delle temperature medie, sono stati avvistati anche dei focolai a nord. Una cosa molto importante da dire è che l’uomo è sensibile ad altri tipi di Leishmania come la Leishmania Infantum, che è molto resistente in alcune razze, ma nell’uomo è perfettamente curabile, fatta eccezione degli individui meno compromessi. »

Quali sono le precauzioni generali che possiamo prendere?

«È importante dire chi è più a rischio, nel senso che le persone più esposte non sono persone adulte e sane, ma sono individui colpiti da malattie croniche o compromesse come possono essere donne in gravidanza, persone anziane, persone con infezione di HIV e anche persone che hanno subito o stanno subendo dei trattamenti chemioterapici, trapiantati o trattamenti per malattie autoimmuni. Sono soggetti che possono contrarre questo tipo di malattie i bambini e persone mentalmente disabili, anche perché possono giocare in ambienti terrosi e possono non rispettare le normali norme di igiene: in questo modo possono venire di più a contatto rispetto ad altri con agenti patogeni. Il piano su cui agire è duplice: da un lato la nostra igiene personale, rispettando le basilari norme igieniche, come ad esempio lavarsi le mani, tenere l’ambiente pulito, lavare bene frutta e verdura che si vuole consumare cruda.

Prevenzione ambientale e alimentare: qualche consiglio

E poi è molto importante anche raccogliere le feci dei cani per diminuire la contaminazione ambientale. Dall’altro lato si tratta anche di fare un’adeguata prevenzione alimentare con il nostro cane, quindi dandogli sempre carne ben cotta.

Dobbiamo anche fare una corretta profilassi vaccinale: abbiamo già prima anticipato il vaccino della leptospirosi oppure se ci si reca all’estero, fare anche ad esempio il vaccino della rabbia, poi fare una corretta profilassi contro endo e ectoparassiti. Questo significa applicare la antiparassitario regolarmente, fare almeno quattro trattamenti di sverminazione all’anno o esame delle feci e, nelle zone endemiche usare prodotti repellenti per evitare la puntura dei cosiddetti pappataci. »

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