State pensando di dare al vostro gatto un compagno di giochi, con cui trascorrere le giornate, condividere la casa e il vostro affetto… Un altro gatto, magari? Beh, attenzione, perché le tempistiche e le modalità di accettazione sono molto soggettive e soprattutto per niente scontate.

L’arrivo di un nuovo gatto in casa, un po’ come un altro fratellino, è un momento cruciale che richiede attenzione e gradualità, sensibilità e delicatezza.

Non dimentichiamo che ogni gatto ha una personalità unica, influenzata da fattori come l’età, la provenienza, le abitudini di vita e la socializzazione. Dunque una convivenza armoniosa è ciò che ci si aspetta, ma non è detto che la magia avvenga subito.

Anzi, talvolta il gatto mostra segnali di resistenza nel dare il benvenuto al nuovo arrivato: si chiude in sé stesso, cercando rifugio, resta nascosto e in disparte finché non si sente sicuro. Altri campanelli d’allarme per cui il nostro micio non è così contento di avere un nuovo amico – e parliamo soprattutto dei maschi – includono prese di poter inequivocabili che si traducono con il marcare il territorio con urina o graffi su mobili e divano.

Soffi e miagolii minacciosi, inoltre, sono un segnale di aggressività difficilmente trascurabile, mentre sorprendentemente alcuni gatti scelgono di ignorare completamente il nuovo gatto atteggiandosi a superiori e “intoccabili”.

Perché un gatto non accetta un altro gatto in casa?

Sono molteplici i fattori che contribuiscono alla resistenza di un gatto verso un nuovo compagno. Alcuni gatti sono più socievoli di altri e accettano facilmente una new entry, magari anche mossi dalla curiosità di conoscerlo. I pet più timidi o insicuri possono, al contrario, sentirsi minacciati.  Va da sé che anche la provenienza del gatto influisce sul grado di inclusione: i felini meno addomesticati, che vengono dalla strada e abituati a farsi valere per non soggiogare, possono sentirsi più diffidenti e territoriali nei confronti di un altro gatto.

Anche l’età è un elemento chiave nel rapporto tra simili: i gattini più giovani sono naturalmente più flessibili, curiosi e inclini ad accettare la novità; al contrario i gatti adulti possono mostrare maggiore resistenza ed essere più coriacei.

Quanto ci mette un gatto ad accettare un altro gatto?

Impossibile dare un orizzonte temporale per l’accettazione reciproca dei gatti, ma se il processo è graduale, sarà più semplice ottenere un buon esito.

Bisogna concedere al gatto del territorio il tempo di abituarsi al nuovo arrivato, creando un ambiente sicuro e non lesinando amore, coccole e presenza. Va da sé che anche la reazione del gatto appena arrivata è indicativa: se si mostra amorevole, socievole e rispettoso del pet che trova già in casa è un buon inizio.

Se dopo qualche settimana i due gatti non sono riusciti ad instaurare alcun rapporto, bisogna pensare ad un’altra soluzione: d’altronde insistere senza risultati può compromettere il benessere di entrambi e degli umani di casa.

Come possiamo favorire la convivenza tra due gatti?

Per introdurre un nuovo gatto, facciamolo gradualmente e in una stanza separata. Diamo il tempo al gatto residente di abituarsi all’odore del nuovo compagno e non facciamogli mancare le quotidiane attenzioni. Successivamente, il consiglio è di tentare un primo incontro visivo ponendo tra i due animali una barriera fisica: ogni azione deve essere mossa dalla calma e dalla tranquillità così che entrambi i pet si sentiranno sicuri in questa fase di studio.

Quando entrambi i gatti sembrano a loro agio, allora possiamo togliere ogni ostacolo e lasciare che si conoscano veramente, ma il processo – vi avvisiamo – richiede grande pazienza e osservazione.

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