Prendersi cura di un gattino appena nato è un po’ come accudire un neonato di qualche giorno: le difficoltà e le paure non mancano, ma ci sono alcuni consigli indispensabili che possiamo seguire per aiutare al meglio la mamma del micio appena venuto al mondo o assistere in tutto e per tutto il pet se è solo al mondo.

Cosa fare con un gattino appena nato quando c’è la mamma

Come i cuccioli di cane, anche i gattini nascono sordi e ciechi, dipendendo completamente dalla loro madre per le prime due settimane di vita. Nel caso in cui mamma gatta sia presente, noi siamo comunque tenuti a controllare che il gattino appena nato – o i gattini – possa poppare facilmente e abbia accesso al colostro. Si tratta del primissimo latte (essenziale per il loro sviluppo così come per i cuccioli di uomo), ricco di anticorpi che stimolano il sistema immunitario e prezioso per garantire la salute dei pelosetti durante le prime 6 settimane di vita.

Un altro aspetto da non sottovalutare è il momento dei bisognini: dobbiamo badare attentamente che ogni piccolo abbia accesso al calore materno e riceva le giuste attenzioni per fargli fare i bisognini. La madre, infatti, svolge un ruolo fondamentale nel garantire la pulizia della zona anogenitale, contribuendo in larga parte alla salute e all’igiene dei cuccioli: i mici appena nati possono purtroppo andare incontro a pericolose occlusioni intestinali e vanno stimolati nel modo giusto.

Cosa fare con un gattino appena nato se la mamma non c’è

Se la madre non può accudire il gattino appena nato, entra in gioco il nostro impegno per fornirgli le cure necessarie, tanto amore e farlo crescere nel migliore dei modi. Ecco cosa possiamo fare:

1. Troviamo un luogo sicuro, un rifugio accogliente

Qualora ci ritrovassimo a prenderci cura di un gattino appena nato e solo al mondo, il primo step è portarlo in un luogo sicuro, caldo, lontano da ogni pericolo. Valutiamo di portare con noi un trasportino per evitare che il pelosetto scappi curioso di esplorare l’ambiente oppure perché in preda al panico e molto spaventato.

2. Controlliamo la temperatura corporea

Poiché i neonati non possono regolare la loro temperatura interna, è nostro compito mantenere la stanza tra i 29 e i 32 gradi nelle prime 4 settimane. Possiamo utilizzare una stufetta, il condizionatore o anche delle bottiglie di acqua calda arrotolate nelle coperte per riscaldare il gattino infreddolito.

3. Occhio all’alimentazione

Se i micetti con pochi giorni di vita non hanno accesso al colostro o al latte della loro mamma, dobbiamo pensarci noi: ci sono in commercio dei latti speciali, indicati per garantire un corretto sviluppo nelle primissime fasi della loro vita e certamente il nostro veterinario di fiducia ci aiuterà a destreggiarci al meglio in questa delicata situazione. La prima settimana di vita, i gattini mangiano ogni 2/4 ore anche di notte, proprio come i nostri neonati; poi man mano che crescono, è possibile distanziare i pasti. È importante controllare che il latte sia a 38 gradi e che durante la poppata con il biberon, abbiano il capo leggermente rialzato, così da deglutire più facilmente.

4. L’igiene è importantissima nel gatto appena nato

Dopo ogni pasto, stimoliamo con una salvietta calda l’area anogenitale dei gattini per favorire la defecazione. Generalmente i micetti appena nati fanno i loro bisognini 2 volte al giorno, ma se non si liberano entro un giorno e mezzo, portiamoli dal veterinario per una visita. Inoltre dobbiamo mantenerli puliti e ben asciutti dopo la pipì, altrimenti la loro temperatura corporea potrebbe scendere troppo.

5. Fase dello svezzamento

Tra la 3° e l’8° settimana, i gattini sono già in grado di autoregolare la loro temperatura corporea e spuntano anche i primi dentini, segno che possono avviare l’assunzione di alimenti solidi. La fase dello svezzamento è delicata e si consiglia di alternare cibo “nuovo” al latte in biberon durante il giorno così che il passaggio sia graduale. In questo periodo il gattino può incorrere nel rischio che si formi un tappo intestinale: monitoriamo dunque la questione della stitichezza e valutiamo sempre una visita dallo zooiatra. Giunti all’8° settimana, lo svezzamento è concluso e si apre la fase della sverminazione e delle vaccinazioni: anche in questo caso, affidiamoci al nostro veterinario di fiducia.

6. Come aiutare il micio appena nato a socializzare

Tra la 3° e la 12° settimana, aiutiamo il gattino a familiarizzare con l’ambiente circostante e facciamolo abituare a nuove sensazioni: le carezze, i rumori, l’interazione con altre persone o con altri animali in casa sono fondamentali affinché cresca sicuro di sé e sia ben inserito.

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