Oggi con la dottoressa Daniela Di Scala, direttore sanitario dell’Ospedale “Amici degli Animali” di Latina, parliamo di artrosi nel cane.

Cos’è l’artrosi nel cane?

L’artrosi è un processo degenerativo cronico delle articolazioni dei nostri animali. È una patologia irreversibile, nel senso che nel momento in cui si fosse instaurata nel nostro animale e in particolare stiamo parlando dei nostri amici cani, non possiamo purtroppo far nulla per restituire alla condizione precedente l’articolazione. Questo significa che un cane ammalato di artrosi è un cane che resterà con l’artrosi per il resto della sua vita. Ma ciò non vuol dire che dobbiamo arrenderci a quello che sta succedendo al nostro amico anzi questa condizione ci dà in qualche modo l’obbligo morale di cogliere dei segnali che il nostro cane ci dà al fine di poterlo curare e riferire al nostro veterinario quali sono i segnali che ci hanno insospettito. Questo è assolutamente fondamentale.

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Quali sono i campanelli d’allarme che devono insospettire il proprietario?

Innanzitutto il nostro cane ci darà dei segnali inequivocabili e un proprietario attento sarà sicuramente in grado di coglierli tutti. Noi potremo notare che il nostro animale è un po’ riluttante al movimento, non è più così spiritoso; a volte noi, da proprietari, possiamo immaginare che questo atteggiamento sia dovuto all’anzianità, che molto spesso è vero, ma tante volte invece è dovuto al dolore. Quindi quella pigrizia che potrebbe apparire essere presente nel nostro cane, in realtà potrebbe essere un segno di dolore. Altre volte il segnale che il nostro cane ci dà è una zoppia, zoppia che può interessare un arto in particolare o addirittura più arti o tutti e quattro. Altre volte l’artrosi può interessare la colonna vertebrale ed è un po’ più subdola perché il nostro pet potrebbe manifestare “semplicemente” una riluttanza al movimento. Quindi non è più felice di andare a fare la passeggiata, non è più felice di correre all’aria aperta o addirittura non è più in grado di salire sul letto o sul divano. Tutti questi atteggiamenti possono essere indicativi di una patologia in atto.

Attenzione a questi campanelli d’allarme

Altre volte anche un segnale apparentemente non correlato all’artrosi è per esempio il leccamento compulsivo di un’articolazione. A volte vediamo i nostri animali che leccano le zampe. Potremmo interpretarlo come un problema di tipo dermatologico e potrebbe esserlo sicuramente, ma tante volte può essere il segnale che in quel punto il nostro cane ha fastidio e dolore. Questo è un appunto che dobbiamo prendere mentalmente, che dobbiamo riferire al nostro veterinario perché lui sarà sicuramente in grado di interpretare adeguatamente questo segnale. Altri sintomi sono a volte una certa aggressività del cane nei confronti di movimentazioni di una certa parte del suo corpo.

Potrebbe avere fastidio quando per esempio gli tiriamo una zampa, oppure quando ad esempio lo accarezziamo sulla groppa. Anche quelli sono sintomi da segnalare adeguatamente. Talvolta dei segnali anche apparentemente non correlati con un problema ortopedico come è quello dell’artrosi sono invece molto indicativi, per cui da proprietari dobbiamo stare molto attenti a quello che il nostro cane ci dice.

Si può riuscire a far star meglio il nostro cane con artrosi? Quali sono le terapie attuali?

L’artrosi, come dicevamo prima, è una patologia dalla quale non si può guarire. Però possiamo curarla e  dare sollievo all’animale, offrirgli una qualità di vita che sia adeguata ovviamente alla sua attività. Ed è per questo che la medicina oggi ci mette a disposizione tantissime possibilità di tipo farmacologico, dietetico e terapeutico come la fisioterapia.

Per quanto riguarda l’aspetto prettamente medico e terapeutico, abbiamo a nostra disposizione farmaci antinfiammatori, che hanno lo scopo di togliere il dolore all’animale che, come dicevamo prima, deve essere il nostro primo obiettivo. Guarirlo non si può, ma togliere il dolore e quindi migliorare la qualità della vita è un nostro dovere e non solo.

Oltre agli antinfiammatori abbiamo presidi di tipo naturale come gli integratori articolari che servono per lubrificare le articolazioni, a mettere l’olio in un ingranaggio che, ahimè arrugginito… Non porterà alla guarigione del problema, ma lubrifica l’articolazione permetterà all’animale di essere più fluido nei movimenti. Oggi la medicina ci mette a disposizione anche dei farmaci biologici, i cosiddetti anticorpi. La terapia a base di anticorpi monoclonali che serve a camuffare il sintomo del dolore, quindi a dire al cervello di non sentire il dolore dell’articolazione. Ovviamente anche in questo caso non stiamo curando la patologia, ma stiamo migliorando la qualità della vita, che non è decisamente poco, anzi.

Ci sono casi che richiedono un intervento chirurgico?

Nei casi particolarmente avanzati e molti proprietari avranno sicuramente sentito parlare della cosiddetta “displasia dell’anca” o della “displasia del gomito”. Ci sono delle patologie articolari in stadio avanzato che necessitano l’intervento del chirurgo ortopedico a volte in maniera demolitiva, quindi andando a rimuovere delle porzioni ossee, ma anche a ripristinare queste porzioni che vengono rimosse con delle protesi articolari, esattamente come succede nella medicina umana. Ovviamente questo tipo di interventi sono estremamente specialistici, condotti da équipe preparate per questo e che possono veramente migliorare ancora una volta la qualità della vita dei nostri animali.

Con artrosi diagnosticata, camminare è un esercizio utile al cane o può aggravare la situazione?

L’artrosi è un processo che genera dolore nel nostro animale. Eppure noi sappiamo che il dolore dell’animale è maggiore quando si dice a freddo, cioè appena l’animale si mette in movimento presenta una maggiore difficoltà. Pian piano l’articolazione si riscalda e questo significa che il movimento controllato – può essere una passeggiata a passo lento al guinzaglio, assecondando anche il ritmo del nostro animale – è di aiuto. Se è un animale anziano non possiamo pensare di fare dieci chilometri, se è un animale che ha una zoppia importante, ovviamente dovremo assecondare anche la sua capacità di resistere alla passeggiata.

Comportamenti da evitare

Di sicuro sono da evitare dei comportamenti particolarmente entusiasti da parte del cane: a volte l’entusiasmo di una bella corsa insieme del pet insieme ad altri amici cani potrebbe portarlo a fare dei movimenti troppo importanti e quindi rischiare di peggiorare una condizione di artrosi che in quel momento l’entusiasmo del gioco che stanno facendo potrebbe nascondere. Quindi sì, il movimento è utile ma controllato: in questo anche i colleghi fisioterapisti ci possono aiutare con degli esercizi che possono fare presso le loro strutture o da consigliare al proprietario da eseguire a casa che possono migliorare sicuramente il movimento e la capacità motoria del nostro animale.

L’artrosi è una malattia che può essere fatale per il nostro pet?

Per fortuna no, l’artrosi non è una patologia fatale ma è un processo che può diventare estremamente invalidante per i nostri amici cani. Questo significa che un paziente che non venga adeguatamente riconosciuto come artrosi e che quindi non venga trattato il dolore che prova, potrebbe pian piano andare incontro ad un processo degenerativo maggiore e addirittura non avere più la forza di alzarsi. È ovvio che in questi casi assolutamente estremi, il proprietario potrebbe riconoscere una “non dignità” nella vita dell’animale e quindi addirittura pensare a delle soluzioni estreme.

Ma questo deve essere sempre attentamente valutato perché la medicina oggi ci mette a disposizione così tanti presidi che ciò che dieci anni fa poteva significare, ahimè, una triste vita e una triste vecchiaia per i nostri animali, oggi per fortuna non lo è più. Per cui direi che la risposta alla domanda è che non è una malattia che porta a morte, ma che può provocare tanto dolore e questo va assolutamente compreso da parte dei proprietari.

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