La dr.ssa Emanuela Casale, medico veterinario della Clinica Ca’ Zampa Campo Marzio, ci illustra le malattie estive più comuni che possono colpire il gatto, i sintomi a cui prestare attenzione e ci fornisce indicazioni su come comportarci.

Cos’è e come si manifesta l’Atassia nel gatto? Attenzione a questi sintomi

Quali malattie possono colpire i gatti in estate?

Tra le varie patologie d’estate, con l’aumento dei parassiti, sicuramente le malattie trasmesse da pulci, zecche e zanzare la fanno da padrone. Le pulci possono essere causa di dermatite, possono trasmettere la Tenia o la Bartonella che fra l’altro è causa della malattia da graffio del gatto nell’uomo. Le zecche possono trasmettere agenti che vanno a infettare il sangue; le zanzare possono – come nel cane – trasmettere la Filaria e la Lesmania… Perciò bisogna stare molto attenti a proteggerli da questi parassiti.

Come proteggere il micio da pulci, zecche e zanzare?

Contro le zanzare, le zecche e le pulci ci sono vari prodotti in commercio che svolgono un’azione antiparassitaria ma non tutti i vanno bene: alcuni prodotti selezionati per il cane sono invece tossici per il gatto perciò farsi sempre consigliare dal proprio veterinario su quale prodotto usare.

Anche i gatti che vivono in un ambiente domestico sono a rischio parassiti?

Se a casa i gatti hanno grossi terrazzi a disposizione dove altri animali possono arrivare, possono in effetti essere a rischio oppure se i pet hanno comunque a disposizione spazi all’aperto o sono abituati ad uscire, facciamo attenzione.

Come si fa a riconoscere se il gatto ha una zecca o se ha le pulci?

Al di là del prurito che questi parassiti possono provocare, non essendo microscopici, si possono effettivamente identificare sul mantello dell’animale. La zecca di solito si sente accarezzando il gatto; le pulci, pur non vivendo sempre sul corpo dell’animale, si vedono che corrono ad esempio sulla pancia del micio.

Malattie estive: anche il gatto può ustionarsi al sole?

Il pelo ha una grossa funzione protettiva sul gatto però ci sono anche mici senza pelo dove la cute sicuramente è più delicata oppure gatti a mantello chiaro o zone particolarmente glabre come la punta delle orecchie o il naso e possono essere veramente sensibili ai raggi solari. Difatti si consiglia di proteggere il naso e le orecchie con una crema solare ad alta protezione per evitare una dermatite solare.

In tal caso le zone senza peli diventano eritematose, arrossate, addirittura crostose e questo può essere anche pericoloso perché in certi casi dalla dermatite si può evolvere anche con una forma vera e propria tumorale.

Quali i campanelli di allarme che devono insospettirci?

Tante volte la sintomatologia può essere simile per vari tipi di patologie però in primis la disappetenza, la svogliatezza e riluttanza nel movimento. Ecco, questi sono tre campagne di allarme che dicono che il gatto ha qualcosa che non va; in un secondo momento, portandomelo dal professionista e con una visita accurata, si vede in che direzione poter andare.

Per i problemi da contatto, i sintomi comuni sono arrossamenti, aumento del prurito e perdita di pelo.

Quali atteggiamenti possiamo tenere per prenderci cura del nostro pet?

Le regole che possono valere anche per tutto l’anno sono: una buona protezione contro i parassiti soprattutto per i gatti che escono; una buona cura del mantello perciò spazzolare spesso il mantello dell’animale per rimuovere il pelo morto ed evitare un’ingestione eccessiva di pelo; acqua fresca sempre a disposizione e un’attenzione soprattutto ai primi campanelli d’allarme senza aspettare troppo tempo a contattare il veterinario quando si vede qualcosa che non va.

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