Il 3 marzo è la Giornata Mondiale della Fauna Selvatica, il World Wildlife Day: un appuntamento importante, nato nel 2013 quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha deciso di istituire la Giornata facendola coincidere con la firma della Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie di Flora e Fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES). Questa Convenzione, per brevità ricordata come quella di Washington, ha la finalità di regolamentare, monitorare e vietare il commercio di specie vegetali e animali a rischio di estinzione nonché i loro prodotti e derivati.

Nel 2023, festeggiando i 50 anni dalla ratifica della convenzione, si è scelto di esaltare il tema della partnership for conservation, quindi della collaborazione, intesa come relazioni, scambio di dati scientifici, comunanza di obiettivi che i soggetti coinvolti nella conservazione della natura mettono al centro della loro azione strategica.

Come sta la Fauna selvatica oggi?

Secondo il Living Planet Report 2022 redatto dal WWF, le popolazioni di mammiferi, uccelli, anfibi, rettili e pesci hanno registrato un calo medio del 69% dal 1970, nel mondo. Il dato peggiora in America Latina e nei Caraibi, dove la perdita di fauna selvatica ha raggiunto il 94%.

La fauna selvatica è infatti fragile da diversi punti di vista: per l’alterazione costante degli habitat, dovuta ai cambiamenti climatici, ma anche per la pressione dei bracconieri, che in diverse parti del mondo continuano ad uccidere specie protette per commerciarle.

Per questo l’UNGA (l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite) ha deciso di istituire la giornata: per sensibilizzare i cittadini degli stati membri sull’importanza della conservazione e della protezione della fauna selvatica.

Nemmeno in Italia la situazione è delle migliori: secondo il Rapporto ISPRA sulla biodiversità in Italia si trovano”in uno stato di conservazione sfavorevole il 54% della flora e il 53% della fauna terrestre, il 22% delle specie marine e l’89% degli habitat terrestri, mentre gli habitat marini mostrano status favorevole nel 63% dei casi e sconosciuto nel restante 37%”. Sono 266 le specie a rischio estinzione nel nostro paese.

Cosa possiamo fare per celebrare il World Wildlife Day?

Sono molto importanti le azioni di sensibilizzazione: informarsi sulle specie marine o terrestri e sulle sfide che si trovano ad affrontare può renderci più consapevoli, anche delle strategie per aiutarle. Gli studenti possono chiedere di parlare dell’argomento in classe, magari organizzando un concorso artistico o fotografico al riguardo. Gli insegnanti possono decidere di portare le loro classi in visita al parco zoologico locale, per spiegare qualcosa in più sulle specie selvatiche e le loro specificità.

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