Mai sentito parlare di imprinting anche per il gatto? La speciale, profondissima e invisibile connessione con la mamma e i fratelli avviene nei primissimi giorni di vita del micio, mentre l’uomo dovrebbe idealmente lasciare un’impronta sul pet a partire dai due mesi e mezzo. In questo lasso di tempo il cucciolo felino avrà completato il processo di condizionamento con la sua famiglia ed è pronto all’imprinting con il suo padrone.

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Imprinting del gatto: quando e come avviene

Si tratta di una forma di apprendimento sociale – attraverso la creazione di categorie mentali – di concetti come amicizia, fiducia, identità, ambiente e molto altro. Si inizia dopo qualche settimana a far interagire i gattini con altri animali oppure con persone di diversa età così che possano ‘prendere le misure’ e poi si portano i pet a sperimentare l’ambiente circostante tramite arrampicate, passeggiate, giochi o viaggi in macchina. Precocemente il gatto è così in grado di sviluppare mappe cognitive dello spazio intorno a sé, dei rumori presenti e degli oggetti in casa che ben presto riconoscerà e categorizzerà sotto l’etichetta ‘famiglia’.

Ma come riconoscere se siamo riusciti a farci voler bene dopo l’imprinting? È vero che il gatto ha la nomea di essere indipendente e poco incline a mostrare la propria lealtà al suo padrone, ma lo adora comunque anche se non sempre riesce a comunicarlo… O meglio spesso siamo noi che non decifriamo bene le sue ‘frasi in codice‘ con cui ci esprime il suo affetto.

Segnali di imprinting: così il gatto ci dice “Ti voglio bene”

Al di là delle fusa, ci sono infatti altri segnali che attestano stima, amore e fiducia del pet nei nostri confronti. Una delle espressioni più chiare del fatto che il gatto abbia avuto un imprinting emotivo con il padrone è che quando lo guarda, socchiude dolcemente gli occhi: così facendo si affida ciecamente al proprietario dandogli la più totale fiducia. Anche quando il gatto mostra la pancia, tra le zone più vulnerabili del suo corpo, mentre è steso sul divano o sul pavimento sta comunicando che si fida di noi e si sente al sicuro.

Quante volte, poi, e vi è capitato di essere seguiti dal vostro gatto persino in bagno? Beh, è un esempio lampante di imprinting, così come quando sceglie di acciambellarsi proprio dove ci troviamo, noncurante di quello che stiamo facendo.

Il micio ci lecca e si struscia sui nostri piedi? Siamo la ‘sua persona’

L’imprinting con il gatto è avvenuto senza ombra di dubbio anche se il pet lecca mani e viso del proprietario: è un segnale, secondo gli esperti, di appartenenza allo stesso gruppo, alla medesima famiglia. Vale anche quando il micio ci accoglie strofinandosi contro le nostre gambe o i piedi ripetutamente: significa che siamo la sua persona di riferimento ed è molto contento di rivederci.

Un altro comportamento positivo nel caso di imprinting, è che il nostro gatto ci riempie di regalini come gechi, uccellini o lucertole: dopo tanto sforzo e fatica vuole infatti condividere con noi la gioia della ricompensa.

Infine fate caso, di notte, se il pet viene in camera da letto a controllarvi… Si sta accertando che state bene e che tutto sia sotto controllo, mentre se piega la coda a mo’ di punto interrogativo, allora è inequivocabilmente felice!

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