Con l’arrivo della stagione fredda, non sono solo le persone ad avere bisogno di calore e protezione: anche i nostri animali domestici possono risentire delle basse temperature. Ma come capire se cani e gatti hanno freddo? I segnali principali sono facilmente riconoscibili: tremori, ricerca di luoghi caldi, postura raggomitolata e alcune parti del corpo, come orecchie, naso o coda, fredde al tatto. Imparare a interpretarli è fondamentale per garantire il benessere dei nostri compagni a quattro zampe.

A che temperatura i cani sentono freddo?

I cani iniziano a percepire il freddo quando la temperatura scende sotto i 7-10°C, anche se la soglia può variare a seconda della razza, dell’età e della salute generale. I cani che soffrono il freddo di più sono quelli di piccola taglia, a pelo corto o senza sottopelo, oltre ai cuccioli e ai cani anziani. In queste condizioni, un cane con naso freddo o un cane con coda fredda può segnalare una difficoltà a mantenere il calore corporeo. Alcuni cani possono anche rifiutarsi di uscire o camminare a lungo durante le giornate gelide.

A che temperatura i gatti sentono freddo?

I gatti sono abili nel trovare posti riparati, ma anch’essi iniziano a percepire il freddo quando la temperatura scende sotto i 10°C. I gatti che sentono freddo tendono a cercare coperte, termosifoni o a infilarsi in luoghi nascosti e caldi. Un segnale evidente è il gatto con orecchie fredde, che indica una dispersione di calore e quindi la necessità di riscaldarsi. I gatti anziani o con patologie articolari soffrono maggiormente le basse temperature, mostrando rigidità nei movimenti.

Come capire se il cane ha freddo?

I segnali sono diversi: tremore, riluttanza a uscire, zampe fredde al tatto e ricerca costante di posti riparati. Un cane con orecchie fredde o che mantiene la coda raggomitolata vicino al corpo mostra chiaramente disagio. In alcuni casi, il freddo può anche peggiorare problemi articolari nei soggetti anziani, rendendo più difficoltosi i movimenti.

Segnali comuni di freddo in cani e gatti

Oltre a tremori e posture particolari, ci sono altri indicatori da osservare:

  • Riduzione dell’attività fisica: il pet si muove meno e preferisce restare fermo.
  • Sonno più lungo: dorme più ore del solito, spesso in posti caldi.
  • Respiro accelerato o irrequietezza: segno che fatica a regolare la temperatura corporea.
  • Zone fredde al tatto: un cane o un gatto con naso, orecchie o coda fredde possono avere difficoltà a mantenere la temperatura.

Razze più sensibili al freddo

Non tutti i pet reagiscono allo stesso modo. Tra i cani, le razze piccole (Chihuahua, Pinscher), i levrieri e i cani a pelo raso sono particolarmente vulnerabili. Tra i gatti, quelli senza pelo o con mantello corto, come lo Sphynx o l’Orientale, percepiscono più facilmente il freddo. Al contrario, animali con pelo folto o sottopelo, come i Siberiani o gli Husky, resistono meglio alle basse temperature.

Come proteggere cani e gatti dal freddo

Per aiutare i pet a superare la stagione invernale, alcuni accorgimenti possono fare la differenza:

  • Creare un ambiente caldo in casa, evitando correnti d’aria.
  • Fornire cucce isolate e coperte, specialmente per i gatti che vivono anche all’aperto.
  • Usare cappottini per i cani più sensibili.
  • Limitare le uscite nelle ore più fredde della giornata.
  • Garantire un’alimentazione bilanciata, che li aiuti a mantenere energia e calore.

Quando rivolgersi al veterinario

Se il pet presenta tremori persistenti, letargia, difficoltà respiratorie o rigidità articolare marcata, è bene consultare il veterinario. Il freddo, infatti, può aggravare patologie preesistenti e compromettere il benessere generale.

Conclusioni

Capire se cani e gatti hanno freddo non è difficile: basta osservare i loro comportamenti e prestare attenzione a piccoli dettagli come orecchie, naso e coda fredde, oltre alla ricerca costante di luoghi caldi. Con qualche accorgimento semplice, come cucce ben isolate, coperte e passeggiate nelle ore meno rigide, è possibile garantire loro comfort e protezione durante i mesi invernali. In caso di dubbi o segnali preoccupanti, il veterinario resta sempre il punto di riferimento per la salute e la serenità dei nostri amici a quattro zampe.

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