Fare trekking con il cane è un’esperienza che unisce benessere, divertimento e complicità con il proprio amico a quattro zampe. Per affrontare al meglio un’escursione è fondamentale prepararsi in anticipo e conoscere sia i benefici del trekking con il cane, sia i possibili rischi legati alla montagna e ai sentieri naturali. Prima di partire, occorre programmare distanze in linea con le capacità del proprio pet (in media un cane allenato può percorrere dai 10 ai 20 km al giorno) e portare con sé tutto il necessario: acqua, cibo, guinzaglio robusto e kit di primo soccorso. In montagna esistono alcuni rischi, come ferite ai polpastrelli, colpi di calore o incontri con animali selvatici, ma con le giuste precauzioni l’escursione diventa sicura. Infine, l’altitudine è un fattore da considerare: la maggior parte dei cani tollera bene fino a 2.000 metri, mentre oltre è importante osservare eventuali segnali di affaticamento. Preparazione, sicurezza e rispetto dei limiti dell’animale sono quindi le chiavi per vivere un trekking insieme al cane in modo sereno e gratificante.
Benefici del trekking con il cane
Camminare nella natura offre grandi vantaggi non solo alle persone, ma anche ai cani. L’attività fisica regolare migliora la forma fisica, rinforza la muscolatura e contribuisce a mantenere il peso ideale. Allo stesso tempo, la possibilità di esplorare nuovi ambienti, annusare odori e stimoli diversi riduce lo stress e la noia, rendendo la giornata più appagante. Non bisogna dimenticare, inoltre, che il trekking rappresenta un’occasione preziosa per rafforzare il legame tra cane e proprietario: affrontare insieme un percorso, rispettando i reciproci tempi, favorisce la complicità e la fiducia reciproca.
Cani adatti al trekking
Alcune razze sono più predisposte di altre a camminare a lungo sui sentieri di montagna. I cani adatti al trekking sono generalmente quelli con una buona resistenza fisica, articolazioni robuste e voglia di stare all’aperto. Border Collie, Labrador Retriever, Pastore Tedesco o Siberian Husky, ad esempio, hanno caratteristiche che li rendono ottimi compagni di escursioni. Ciò non significa però che i cani di piccola taglia non possano partecipare: anche loro possono affrontare percorsi più brevi e meno impegnativi, se scelti con attenzione. Prima di considerare il proprio pet un vero cane da trekking, è sempre consigliato un controllo veterinario per accertarsi delle sue condizioni di salute e valutare eventuali limiti.
Quanti km può fare un cane al giorno?
Una delle domande più frequenti riguarda la distanza che un cane può percorrere durante un’escursione. La risposta dipende da diversi fattori: età, taglia, allenamento e stato di salute. In media, un cane allenato e in buona forma fisica può camminare dai 10 ai 20 km al giorno. I cuccioli e i cani anziani, invece, hanno bisogno di percorsi più brevi e meno impegnativi. La regola d’oro è osservare attentamente il proprio animale e rispettare i suoi tempi, alternando momenti di camminata a pause rigeneranti.
Pericoli per il cane in montagna
Affrontare un’escursione significa anche essere consapevoli dei possibili rischi. I rischi del trekking con cane possono riguardare condizioni climatiche estreme, come il colpo di calore in estate o l’ipotermia in inverno. Anche il terreno può rappresentare un pericolo, con rocce appuntite o sentieri scivolosi che rischiano di ferire i polpastrelli. Non mancano poi gli incontri indesiderati con animali selvatici, la presenza di parassiti come zecche e pulci e il rischio di disidratazione se non viene fornita acqua a sufficienza. Una buona preparazione e un kit di primo soccorso veterinario nello zaino possono fare la differenza, così come la scelta di percorsi adatti alle condizioni del proprio cane.
Cosa devo portare per un trekking con il mio cane?
Per vivere un’escursione in serenità è importante portare con sé tutto il necessario. Oltre all’acqua, da offrire con frequenza, non devono mancare qualche snack o crocchette per ricaricare le energie, un guinzaglio robusto e una pettorina comoda. Può essere utile avere con sé un piccolo asciugamano o delle salviettine per pulire il cane in caso di bisogno e un kit di primo soccorso per eventuali emergenze. Nei percorsi più difficili, soprattutto su terreni rocciosi, possono tornare utili delle scarpette protettive per i polpastrelli. In base alla stagione, è consigliato portare anche un impermeabile leggero o un telo termico per proteggere l’animale da pioggia e freddo improvviso.
A quale altitudine può arrivare un cane?
La maggior parte dei cani può affrontare senza problemi escursioni fino a 2.000 metri di altitudine. Superata questa quota, però, è importante prestare attenzione ai segnali di affaticamento e alle eventuali difficoltà respiratorie. Alcune razze, in particolare i cani brachicefali come Bulldog, Carlini e Boxer, possono soffrire maggiormente in alta quota e per questo è preferibile limitarne l’attività a percorsi meno impegnativi e a quote più basse.
Conclusioni
Con la giusta preparazione, il trekking diventa un’attività sicura e appagante sia per l’uomo che per l’animale. Pianificare un percorso adatto alle capacità del proprio cane, rispettarne i tempi e assicurarsi che abbia sempre acqua e riposo a disposizione sono le basi per un’esperienza positiva. Al termine dell’escursione è bene controllare le zampe e il mantello, verificando l’eventuale presenza di graffi o parassiti. Con attenzione e consapevolezza, fare trekking con il cane può trasformarsi in un’avventura indimenticabile, capace di unire natura, movimento e il piacere di condividere del tempo di qualità con il proprio compagno a quattro zampe.

- EMILIA ROMAGNA
- FRIULI-VENEZIA GIULIA
- LAZIO
- LIGURIA
- LOMBARDIA
- PIEMONTE
- PUGLIA
- TOSCANA
- TRENTINO-ALTO ADIGE
- UMBRIA