L’otite è una fastidiosa infiammazione del condotto uditivo esterno che può colpire anche i nostri amici a quattro zampe. Rispetto alla conformazione dell’orecchio umano – che si sviluppa in orizzontale –, nel cane la struttura ha una forma simile alla lettera ‘L’, con una prima sezione verticale. In un apparato uditivo sano, il cerume e le varie secrezioni vengono eliminate in maniera naturale ma alcune condizioni possono generare infiammazione e dolore alterando lo stato di salute dell’orecchio esterno.
Alcune razze di cani, tra le quali cocker e bassotti, risultano particolarmente esposte al rischio di otite per via della forma pendente delle orecchie. In tal caso, quindi, è bene procedere a un controllo regolare per verificarne le condizioni. Ma a causare infiammazione possono essere anche corpi esterni (terriccio, polvere, foglie, parassiti, acqua) che nei casi più gravi raggiungono il timpano. Ma come riconoscere l’otite nel cane e come intervenire?
I sintomi dell’otite
Quando il nostro cane si trova ad affrontare uno stato infiammatorio all’orecchio esterno tende ad assumere alcuni comportamenti piuttosto riconoscibili. Per esempio, facciamo attenzione se gratta l’orecchio con eccessiva frequenza e se scuote la testa con particolare vigore come a volersi scrollare qualcosa di fastidioso. Inoltre, una sovrabbondanza di cerume, il cattivo odore e la presenza di pus sono indicatori di un’infiammazione in corso.
Se si osservano questi comportamenti, occorre predisporre una visita dal proprio veterinario di fiducia dal momento che un’otite trascurata non solo è dolorosa per il nostro cane ma può degenerare sino alla perforazione del timpano.
Che cosa fare? I rimedi in caso di otite
Un’accurata visita veterinaria permette sia di individuare le cause dell’infiammazione – rimuovendo eventuali corpi esterni e parassiti – sia di approntare la cura più adatta. Il primo passo, dunque, è l’ispezione del condotto uditivo con prelievo che rende possibile identificare il tipo di batteri o lieviti presenti. Quindi, si procede con la pulizia o con il lavaggio in modo da ripulire l’area e ottimizzare l’efficacia della terapia farmacologica locale.
La cura, infatti, dovrà protrarsi anche a casa per un paio di settimane e solitamente consiste nell’applicazione di gocce con azione antibatterica, antifungina e antinfiammatoria. In breve il nostro cane avvertirà sollievo da fastidi e dolori fino a completa guarigione.
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