Gli acari nelle orecchie del gatto si riscontrano mediamente in un esemplare domestico su cinque. Si tratta di parassiti che si annidano sulla cute dell’animale o nelle cavità facilmente accessibili come naso, bocca o orecchio.

Questi parassiti si nutrono delle cellule cutanee del vostro cucciolo e possono causare alterazioni squamose e perdita di pelo. Per questo motivo grattarsi spesso e compulsivamente sono dei segni comuni di infestazione.

Per evitare irritazioni della pelle, prurito, arrossamenti e perdita di pelo, il problema deve essere diagnosticato e trattato nel modo corretto.

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Sintomi degli acari nelle orecchie del gatto

L’otoacariasi (acari nelle orecchie del gatto), una tra le patologie più diffuse tra i gatti domestici, è un’infezione molto fastidiosa che colpisce le orecchie. La trasmissione avviene per contatto diretto con altri animali infestati o attraverso l’ambiente. L’otoacariasi si può trattare facilmente, ma se trascurata può provocare danni irreversibili al timpano o al condotto uditivo.

I sintomi sono facilmente riconoscibili, perché il gatto tende a scuotere la testa compulsivamente e a grattarsi in modo continuativo. In tal modo può ferirsi. Nei casi più gravi, si possono rompere i capillari a livello dell’orecchio provocando una lesione detta otoematoma. Si tratta di un accumulo di sangue sottocutaneo a volte risolvibile solo chirurgicamente.

Le più comuni conseguenze locali sono la formazione di croste nere o marroncine nell’orecchio, gonfiori e arrossamenti, oltre che un eccesso di produzione ceruminosa. Alle volte è anche possibile individuare dei piccoli puntini bianchi: gli acari responsabili dell’infestazione.

Quindi, i segni cui prestare attenzione per riconoscere un’infestazione degli acari dell’orecchio sono:

  • perdita di pelo intorno alle orecchie a causa di prurito;
  • croste, papule e pustole sulla pelle;
  • ferite vicino alle orecchie (causate dall’eccessivo grattarsi);
  • l’odore proveniente dalle orecchie;
  • una quantità eccessiva di cerume.
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La diagnosi degli acari dell’orecchio dovrebbe essere fatta a seguito di una visita dal veterinario curante.

Quindi, al sospetto di contagio, è importante fissare un appuntamento così da poter effettuare l’esame del condotto uditivo. Se necessario, in sede di visita, verrà effettuato un tampone auricolare per poter fare la diagnosi corretta ed impostare la terapia mirata al problema.

Una volta diagnosticata la presenza del parassita, è importante alleviare il disagio del gatto agendo su più aspetti.

  • Rimuovere il cerume in eccesso. Gli acari dell’orecchio si nutrono di cerume, quindi è importante rimuovere questo substrato, anche aiutandosi con un detergente auricolare ceruminolitico;
  • Pulire a fondo l’orecchio con una soluzione auricolare disinfettante liquida od in salviette, senza avventurarsi alla cieca con il cotton fioc per evitare ulteriori traumi;
  • Eseguire un trattamento specifico per risolvere l’otoacariasi, prescritto dal medico veterinario curante, secondo le posologie indicate.

Prevenire gli acari nel gatto

La profilassi parassitaria consiste nell’applicare mensilmente o trimestralmente l’antiparassitario spot-on per gatti ad ampio spettro. È importante verificare che copra anche le infestazioni da acari: in questo caso, il prodotto è acquistabile su indicazione del veterinario e spesso solo previa ricetta.

Gli acari nelle orecchie del cane: sintomi e cura

L’otite parassitaria nel cane è di solito bilaterale ed eritematosa, con presenza di cerume secco di colore brunastro o nerastro detto “a fondo di caffè”.

Tale patologia è accompagnata da intenso prurito – che negli animali contagiati è il segno clinico principale, insieme alle lesioni da autotraumatismo su padiglioni auricolari, testa e collo. Infezioni secondarie batteriche e da Malassezia spp sono comuni.

Per diagnosticare tale patologia, risultano indispensabili:

  • l’esame otoscopico, per l’osservazione diretta dei canali uditivi e per visualizzare i parassiti che appaiono biancastri e molto mobili
  • l’esame microscopico del cerume auricolare preparato in olio minerale, che può rivelare la presenza di acari adulti e stadi immaturi (uova, larve e ninfe).
  • Il trattamento della rogna otodettica prevede l’utilizzo di principi attivi antiparassitari somministrabili con pipette (spot-on) direttamente sulla cute, prodotti otologici oppure compresse appetibili per via orale.

In associazione, si possono usare ceruminolitici e, in caso di lesioni da autotraumatismo ed a discrezione del veterinario, antibiotici o antisettici per via orale o sistemici.

È  fondamentale, vista l’elevata contagiosità̀ della patologia, trattare contemporaneamente tutti gli animali conviventi, indipendentemente dalla presenza dei sintomi.

Importante ricordare, in conclusione, che l’acaro compie un’azione irritante (meccanica/chimica) ed è in grado di indurre reazioni di ipersensibilità. Sarà dunque importante tenere sotto controllo il cucciolo per cogliere il prima possibile i sintomi di una possibile infestazione.

A cura della Dr.ssa Cristina Mietto, delle cliniche Brugherio e Milano Rozzano

Laureata in Medicina Veterinaria presso l’Università degli Studi di Padova nel luglio 2021, ho conseguito l’abilitazione professionale come Medico Veterinario il novembre dello stesso anno. Nel corso degli studi sono stata Royal Canin Student Ambassador, ho svolto un anno di Erasmus+ studio presso l’Università Autonoma di Barcellona e redatto la tesi sperimentale presso il dipartimento di cardiologia.

Nell’anno accademico 2021-22 ho svolto attività di tutoraggio per il Master di Oncologia Veterinaria tenuto da UNISVET in collaborazione con UniPd.

Dal Gennaio 2022 sono veterinario per Ca’Zampa.

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