Per alcuni è una vera e propria passione e, del resto, i gatti senza pelo sono sicuramente un unicum tra tutte le razze feline che siamo abituati a conoscere. Ma sappiamo proprio tutto su queste razze che conquistano alcuni esseri umani e ne lasciano completamente indifferenti altri?

La storia dei gatti senza pelo

Innanzi tutto, a dispetto delle chiacchiere che li circondano, i gatti nudi non sono così insoliti né così inconsueti da un punto di vista storico. Le testimonianze parlano infatti di una longevità che va indietro fino agli egizi, a circa 5000 anni fa. Lo stesso può dirsi delle civiltà precolombiane del Centro e Sud America. Di fatto, questo tipo di razza felina è arrivata tardi in Occidente: sbarca negli Stati Uniti e in Francia nel XX secolo e non fu allevata prima degli anni ’60. Insomma, non siamo davanti ai soliti innesti umani. I gatti senza pelo sono infatti frutto di una mutazione spontanea del gene recessivo HR (hairless, senza pelo appunto). Gli umani parlerebbero più comunemente di calvizie. E infatti – pur sembrano assolutamente nudi – in realtà queste specie di gatti hanno pochi peli spesso invisibili, ma che potrete sentire accarezzandoli.

Questo fa sì – ovviamente – che la loro pelle sia molto fragile. Il pelo – per i nostri pet – è infatti fondamentale come protezione da diversi agenti esterni. I gatti cosiddetti nudi tendono dunque a soffrire sia il freddo che il caldo e necessitano di accortezze specifiche per essere opportunamente protetti.

Le razze più conosciute

Tra le razze di gatti senza pelo le più celebri sono sicuramente lo Sphynx (il più conosciuto): alcuni lo definiscono il gatto egiziano, ma in realtà questa razza proviene dal Canada e deve il nome solo alla sua somiglianza con la Sfinge egizia. Ci sono poi il Gatto Elfo, nato dall’incrocio tra lo Sphynx e l’American Curl, e il Peterbald, altro ibrido noto per le sue capacità vocali. E ancora: il Gatto Bambino (di origine statunitense) e il Donskoy, razza scoperta in Russia nel 1987. Chiudiamo la rassegna con il Kohana, l’unico gatto senza pelo realmente ed effettivamente nudo.

Convivere con i gatti senza pelo

Come abbiamo sottolineato, i gatti senza pelo richiedono particolari cure. Soprattutto la pelle va protetta sia dal sole che dalle temperature molto fredde, ma è necessario anche stare attenti alla sua alimentazione. Un’ultima doverosa precisazione: molte persone allergiche considerano queste razze una salvezza. Ma la popolazione umana è principalmente allergica FEL D1, elemento che si trova anche nella saliva dei felini. Convivere con un gatto senza pelo non equivale, dunque, a liberarsi della propria allergia.

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