L’educatore cinofilo Paolo Bosatra ci illustra oggi quali sono i benefici che i cani portano nella vita dei bambini, dando consigli su come migliorare la convivenza tra cuccioli umani e cuccioli a quattro zampe.

Quali sono i benefici dell’avere un cane quando si hanno dei bambini?


«Sono tantissimi i benefici che l’ingresso di un cane in una famiglia può regalare. Il primo è anche una grande lezione di vita: il cane è un essere di cui prendersi cura e di cui avere rispetto. È il primo grande insegnamento che noi dobbiamo dare ai nostri bambini. Dobbiamo far capire loro che il cagnolino, magari tanto desiderato non è un peluche non è un giocattolo ma un essere vivente, è un essere senziente  che va rispettato e accudito. Dobbiamo coinvolgere i bambini, in base alla loro fascia di età, nella gestione del cane. I bambini in età scolare comprendono questo aspetto e possono essere coinvolti nell’accudimento del nostro pet in momenti come la preparazione della pappa, lo spazzolamento del pelo, nel momento del gioco.

E poi prendersi cura di un cane insegna ai bambini (e anche a noi adulti) ad accogliere chi è diverso. Vedere che il cane bianco va d’accordo col cane nero, quello marrone col cane biondo e con quello maculato e così via serve a superare i pregiudizi. S due cani litigano è per un’antipatia ma non perché c’è discriminazione. Il cane è un cittadino del mondo, non ha problemi di integrazione interculturale. Il loro linguaggio è universale.»

I cani come vedono i bambini? Li percepiscono come cuccioli? Si rendono conto della differenza tra un adulto e un bambino?


«Il cane è un animale di branco; quindi prendiamo per un attimo la nostra famiglia e proviamo a pensarla come tale. Nel branco ci sono dei leader, che nel nostro caso sono i genitori, la coppia Alfa, chiamiamola così. Il cane si rapporta in maniera diversa con loro perché li riconosce come leader. I bambini piccoli, sono visti invece proprio come dei cuccioli. E per questo il rapporto che può nascere tra loro è bellissimo. Il cane riconosce nel bambino un compagno di giochi, ma l’aspetto più bello è che tra loro si crea un legame profondissimo durante la crescita. Specie se si parla di cuccioli. Ma il cane è un eterno giocherellone anche quando diventa adulto, e per questo avrà sempre un rapporto di gioco spensierato, e meraviglioso con il proprio piccolo umano.»

Quando una coppia è in dolce attesa e nel nucleo familiare c’è già un cane, come dobbiamo comportarci? C’è un modo corretto per farli conoscere?

«Anche questa è un ottima domanda. Il consiglio che do sempre ai miei clienti, è di utilizzare i mesi della gravidanza, per preparare il nostro amico con la coda. Ci sono cani che, fino a quando non arriva un bambino in casa, vengono trattati come i principi di casa. Mi riferisco a tutti quei cani che fanno magari una vita simbiotica con i loro proprietari, stando sempre sempre insieme, dormendo sul letto.. Ecco questi comportamenti devono essere modificati con l’arrivo di un bimbo, perché sarà lui al centro di molte delle nostre attenzioni e non più il quattrozampe, che resterà comunque importantissimo. Non dobbiamo pensare che il cane da un giorno all’altro possa adattarsi ad un cambiamento radicale, né deve essere relegato in un angolo e quasi dimenticato dopo l’arrivo del bimbo. Come arrivare dunque preparati? Utilizzando come dicevo all’inizio i mesi della gestazione per abituare il cane a non stare sul letto, o a salire solo quando lo invitiamo a farlo. Lo stesso vale per il divano e tutti quei luoghi che potremo condividere e vivere con il nascituro. Bisogna dunque lavorare sull’educazione del cane. Questo per prevenire possibili situazioni pericolose; provate a pensare di essere seduti sul divano con il piccolo in braccio mentre il cane arriva gioiosamente e salta sul divano. Non c’è nessuna intenzione di fare del male, ma tale irruenza, senza alcun controllo, può creare involontariamente un pericolo.

Nelle ultime settimane di gestazione, possiamo abituarlo al fatto che arriverà un altro membro in famiglia, attraverso l’odore. I cani avvertono la dolce attesa, hanno una sensibilità incredibile e non deve stupire quindi che possano arrivare ad appoggiare il muso sulla pancia. Tutti i cani sono in grado di percepirlo. Mostriamogli quindi le tutine del bambino e tutte le cose che possono riguardarlo, lasciamo che le annusi. Una volta nato il bambino, è importante che prima del rientro a casa di mamma e figlio, il padre porti a far odorare al cane gli indumenti usati dal bambini in ospedale, una tutina, una copertina. In questo modo il nostro amico con la coda riconoscerà attraverso l’olfatto il nuovo membro della famiglia.

Se la stagione lo consente, il primo incontro tra neonato e cane sarebbe bene farlo al di fuori della casa. Tenendo il cane al guinzaglio così da poter fare attenzione a movimenti involontariamente irruenti, gli faremo fare il primo incontro, dove avrà modo di annusare il bambino, riconoscerne l’odore al di fuori di quello che è il suo territorio. Ovviamente quando parlo di incontro intendo dire di avvicinare l’ovetto o la carrozzina, lasciarglieli odorare e poi entrare tutti insieme in casa.

In questo modo il cane verrà coinvolto e non sarà lasciato in disparte; viene coinvolto dal suo branco nell’arrivo di un nuovo cucciolo.»

E il primo insegnamento da dare ai bambini nei confronti dei cani?

«Allora la prima regola assoluta, non la do ai bambini ma la dò ai genitori: ricordatevi che dovete sempre essere presenti nei momenti di interazione tra cane e bambino. La presenza di un adulto che conosce bene il cane e lo sa rispettare è basilare.

Seconda cosa dobbiamo, in base all’età del bambino, essere consapevoli di quello che lo stesso può capire e  fare insieme al cane. Ad un bambino di di 3 – 5 anni possiamo già insegnargli che vicino al cane non si deve urlare, che non bisogna tirargli le orecchie. A 5-6 anni possiamo insegnargli le piccole necessità del suo amico con la coda, quindi dargli la pappa, tenerlo pulito, pulire la sua cuccia, mettere a posto i suoi giochi e a rispettarlo. 

Ricordiamoci anche che se abbiamo un cane di taglia grande, anche se calmo e tranquillo non possiamo lascare che il bambino piccolo lo porti al guinzaglio da solo. deve sempre esserci la supervisione e la mano di un adulto. Possiamo però insegnagli come tenere guinzaglio e che non va tenuto troppo corto.»

Ci sono delle razze di cani più indicate per i bambini?

«Se parliamo di cani di razza ovviamente ce ne sono alcune molto predisposte al contatto umano; ad esempio i retriever. Ma attenzione, sono cani molto invadenti, giocherelloni. Questo ci insegna una cosa molto importante: anche i cani più buoni posso essere un pericolo per i nostri bambini, perché possono essere talmente esuberanti e vogliosi di stare con loro che, ad esempio, davanti ad una pallina perdono la misura e, senza voler far del male, possono tirare una zampata magari soltanto per invitare nostro figlio a giocare con loro, o per farsi tirare la pallina.

Quindi a prescindere dalla razza e dalla taglia, ci deve essere sempre un’ottima educazione di base del cane. 

Se vogliamo comunque indicare alcune razze, il Cavalier King Charles è un ottimo cane per i bambini, come lo Shih Tzu, specie se i bambini sono molto piccoli, perchè è un cane estremamente tranquillo, ideale per la vita in appartamento. Anche i barboncini sono cani favolosi per i bambini. Sono dinamici, socievoli, molto molto simpatici, giocano tantissimo e quindi assolutamente adatti. Per cui, sì, prendere un cane sicuramente arricchisce la vita dei vostri figli.»

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