Aperta la ricerca di oltre 76 figure di professionisti del pet care

Un progetto tutto italiano e un modello di business all’avanguardia che sta rivoluzionando il mercato dei pet con un’offerta integrata che contempla servizi a tutto tondo per il benessere dell’animale domestico in unico luogo. Una rete di 6 Centri tra Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lazio, posizionati in aree commerciali ad alta frequentazione, con l’obiettivo di arrivare a circa 40 entro il 2024 nel Nord e Centro Italia.  Sei i nuovi Centri in programma per il 2021.

Tutto questo è Ca’ Zampa, il primo Gruppo in Italia di centri veterinari che offrono tutti i servizi legati al benessere integrato dei pet: servizi veterinari, di toelettatura, educazione, fisioterapia, asilo e prodotti per il benessere. Una realtà che al momento racchiude un team di oltre 100 professionisti, destinati ad aumentare con lo sviluppo della rete.

“L’Italia è un Paese pet-friendly con oltre 60 milioni di animali domestici – afferma Giovanna Salza, Presidente e Founder di Ca’ Zampa – con un’offerta di servizi frammentata e ancora sotto dimensionata ma una crescita costante della spesa per il proprio pet, pari a circa il 50% in più rispetto a quella per l’infanzia. Un mercato che nella sua totalità supera i 3.5 miliardi di Euro di fatturato. Date queste premesse, Ca’ Zampa nasce con uno scopo preciso: essere una risposta completa ai bisogni di cura e benessere degli animali da compagnia. Un impegno destinato a crescere, con un piano di sviluppo sul territorio a doppia cifra che, in un periodo storico critico per numerose realtà, rappresenta un esempio vincente di servizi innovativi targati Made in Ital5. Dopo aver aperto le prime strutture, ora siamo pronti a portare la nostra esperienza in altre zone d’Italia e cerchiamo professionisti che condividano la nostra stessa passione per gli animali”.

LO SBOCCO OCCUPAZIONALE E LE FIGURE RICHIESTE

Il formato Ca’ Zampa, unico nel suo genere, rappresenta un importante sbocco occupazionale.

Con la nuova clinica di Roma, aperta da qualche settimana, possiamo contare su più di 100 pet-specialist riuniti sotto l’egida Ca’ Zampa.  Stando al piano di sviluppo territoriale siamo alla ricerca di 76 nuove figure professionali così ripartiti: 20 veterinari, 15 tecnici, 6 Direttori di clinica, 10 toelettatori, 10 educatori cinofili e 15 figure di front office (receptionist).

Di seguito le caratteristiche dei profili richiesti:

  • Veterinari con almeno 3-5 anni di esperienza in ambito clinico e diagnostico
  • Veterinari con oltre 10 anni di esperienza, da inquadrare eventualmente anche come Direttori Sanitari. Sono richieste conoscenza delle Buone Pratiche Veterinarie e della legislazione di riferimento del settore;
  • Tecnici veterinari formati presso istituti accreditati di riferimento e con almeno 2 anni di esperienza nonché predisposizione alla cura del rapporto con il cliente;
  • Direttori di clinica con competenze manageriali, commerciali e di marketing ed esperienza nella gestione di servizi nel mondo retail, sanitario e non.
  • Toelettatori con almeno 3 anni di esperienza su cani e possibilmente gatti, in grado di lavorare in autonomia. L’expertise deve comprendere il bagno, la spazzolatura, il taglio a macchina e a forbice, lo stripping.
  • Educatori cinofili di comprovata esperienza in possesso di uno dei brevetti riconosciuti a livello nazionale;
  • Receptionist con buone capacità organizzative e relazionali, doti commerciali e gestione attività di front-office, buona conoscenza dei sistemi informatici.

La retribuzione sarà commisurata alle competenze professionali.

LO SCENARIO

Il mercato della pet-economy cresce a doppia cifra in tutto il mondo, in Europa l’Italia è tra i Paesi più amici degli animali domestici con un rapporto 1 a 1 tra cittadini e pet.

Secondo il Rapporto Coop 2020, che ha analizzato le nuove abitudini diffuse durante la pandemia Covid-19 in Italia, 3.5 milioni di italiani avrebbero preso con sé un nuovo animale da compagnia durante o dopo il primo lockdown della primavera 2020, ed altri 4.3 milioni starebbero pensando di farlo a breve.

Il Rapporto Italia 2020 di Eurispes ha evidenziato che attualmente circa il 40% delle famiglie italiane vive con animali da compagnia. La maggior parte delle persone ha cani e gatti, e poi seguono uccelli, pesci e tartarughe, più altri animali come conigli, tartarughe e rettili. Rispetto al 2019, quando il 33,6%. degli italiani aveva un animale domestico, c’è stato un aumento del 5,9%.

Secondo il Rapporto Assalco Zoomark 2020, sono 7 milioni i cani presenti nelle famiglie, 7.3 i gatti, 12.9 gli uccelli, 1.8 i piccoli mammiferi, 1.4 i rettili e 29.9 i pesci. In generale, il rapporto tra animali e popolazione è 1:1.

Un trend che si riversa anche nel mercato della salute animale: a livello globale, entro il 2027, dovrebbe raggiungere 77,80 miliardi di dollari di valore, a fronte dei 47,70 miliardi del 2019. Lo riporta un’analisi del settore effettuata da Reports and data, secondo cui tale crescita coinvolgerà diversi ambiti, spaziando dalla diagnostica alla farmaceutica.